Bilancio SeM: come è andata la prima edizione degli Stop e-Motion Days
Dal 2 al 4 maggio, presso M9 – Museo del ‘900 a Venezia-Mestre, si sono tenuti gli Stop e-Motion Days, il primo festival interamente dedicato alla stop-motion organizzato dal collettivo cinematografico Quarta Parete. Durante la cerimonia di apertura è stato presentato il ricco programma del festival e introdotta la giuria internazionale. Sono stati ringraziati i partner per la collaborazione, in particolare il museo M9 per il supporto completo al progetto e per aver messo a disposizione spazi versatili, contribuendo a creare un festival eterogeneo, interattivo e coinvolgente. Un sentito ringraziamento è stato rivolto anche ad ALDA, all’Alliance Française e all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Oltre alla proiezione dei lungometraggi e cortometraggi in concorso, il festival ha offerto un programma articolato, ricco di occasioni di confronto e dialogo tra pubblico e realtà coinvolte, con l’obiettivo di far scoprire e valorizzare l’arte della stop-motion presso il pubblico veneziano.
Il primo giorno di festival è stato dedicato al panel AI & StopMotion, nel quale si è esplorato il rapporto tra artigianato tradizionale e intelligenza artificiale dell'animazione stop-motion. Il dibattito, moderato dal direttore artistico Michelangelo Morello, ha visto protagonisti gli esperti del settore Giovanni Balletta, Hanna Rudak, Michele Rocchi, Stefano Bessoni e Paola Bristot. Nel corso della tavola rotonda sono stati toccati temi cruciali: l'AI come opportunità creativa e democratizzante, ma anche i rischi legati alla qualità, all'isolamento artistico e alle questioni etiche e legali.
Grazie alla collaborazione con Nostalghia Prodcast e Margherita Giusti, è stata realizzata un'intervista con il regista italiano Stefano Bessoni, durante la quale ha condiviso la sua visione dell'animazione in stop-motion e sul ruolo dell'artista in questo campo. Nel corso dell'intervista sono stati trattati vari temi, dalla sua carriera, che unisce regia, illustrazione e insegnamento, alla difficoltà di far emergere artisti riconosciuti in Italia. Bessoni ha parlato anche della sperimentazione cinematografica, evidenziando come la stop-motion rappresenti un'animazione oscura, capace di dare vita a ciò che non lo è. Ha inoltre riflettuto sull'importanza del disegno e della tecnica nel suo lavoro, definendo il cortometraggio Krokodyle come un autoritratto e citando i Fratelli Quay per il loro approccio distintivo all’arte del cinema animato.
Grande importanza è stata dedicata alla retrospettiva a Stephen e Timothy Quay, maestri della stop-motion, con l’obiettivo di celebrare l’innovazione della tecnica tramite le loro sperimentazioni. Tenutasi nell’auditorium di M9, la retrospettiva ha incluso alcuni dei loro cortometraggi più significativi, come The Comb (From the Museum of Sleep), The Calligrapher e In Absentia. I cortometraggi, privi di dialoghi e con atmosfere oniriche, esplorano il surrealismo e l’automatismo, utilizzando la tecnica della stop-motion per narrare storie fantastiche. Anamorphosis, uno dei cortometraggi proiettati, esplora l’illusione ottica dell’Anamorfismo, invitando a guardare le cose da nuove prospettive. La retrospettiva è seguita dai concorsi Incursion, International Shorts (pt.2), Long Story Shorts e Feature Films.
Un'ulteriore componente centrale degli Stop e-Motion Days è stata rappresentata dal Collegium. I direttori artistici hanno fin da subito puntato sulla partecipazione attiva degli studenti e su un percorso professionalizzante con esperti del settore. Il workshop, guidato dal regista Massimo Ottoni, si è svolto durante i giorni del festival. Ottoni ha enfatizzato l’importanza della musica nel rinforzare i movimenti dei personaggi, mostrando il cortometraggio Hugs from Hell. Inoltre, ha fornito consigli pratici sull’utilizzo corretto delle attrezzature e della plastilina per ottenere movimenti realistici. I partecipanti sono stati incoraggiati a liberare la loro creatività, unendo abilità manuali e idee originali.


Gli Stop e-Motion Days hanno rappresentato un'opportunità speciale per avvicinare i più piccoli all'arte della stop-motion. Anim’Arte, un progetto dell’associazione Macaco, ha partecipato al festival con un laboratorio creativo incentrato sulla stop-motion. L'evento si è svolto nella Sala Radici dell’M9, dove si sono tenute due sessioni di due ore, guidate da Solenn Le Marchand e Alberto Stevanato. I bambini, di età compresa tra i 7 e i 12 anni, hanno appreso le basi della tecnica, creando personaggi e oggetti con materiali come cartoncini, carta pesta e colla. Inoltre, hanno utilizzato il software Dragonframe per animare le loro creazioni, dando vita a mini cortometraggi che sono stati presentati con entusiasmo alla fine del laboratorio. Inoltre, nella mattinata del 4 maggio si è svolto nel Chiostro dell’M9 Museum uno spettacolo di Kamishibai seguito da un laboratorio creativo, curato da Fabio Speraggi. Il Kamishibai, antica forma di narrazione giapponese con tavole illustrate, è stato proposto ai bambini attraverso racconti semplici ma coinvolgenti. Dopo lo spettacolo, i partecipanti hanno realizzato i propri teatrini di carta e personaggi, dando libero sfogo alla fantasia. L’iniziativa, promossa da Artebambini, ha unito tradizione, manualità e immaginazione in una mattinata ricca di creatività.


Stop e-Motion Days ha avuto l’onore di ospitare nel giorno 4 maggio Il maestro Alain Ughetto. Il regista ha tenuto una masterclass dopo la proiezione di Manodopera (Interdit aux chiens et aux Italiens), il suo secondo lungometraggio premiato ad Annecy e agli European Film Awards. L'incontro è stato moderato da Marco Bellano, docente di storia dell'animazione e presidente della giuria per la sezione Feature Films. Durante la masterclass, Ughetto ha parlato del suo percorso creativo, delle difficoltà produttive, compresi i nove anni di lavorazione, di cui due durante la pandemia, e della sua scelta di realizzare un film personale per riscoprire le sue origini italiane. Ha anche discusso delle differenze tra documentario animato e live-action, del rapporto tra creatura e creatore in Manodopera, e del passaggio da figure astratte a pupazzi dettagliati. Ha inoltre condiviso la sua collaborazione con Nicola Piovani e anticipato il suo nuovo progetto. La giornata, e il si è conclusa con la cerimonia di premiazione e la proiezione del film Jasmine.


spettacolo Kamishibai a cura di Fabio Speraggi
Alain Ughetto e i puppet di Manodopera
I ragazzi del Collegium con il regista Massimo Ottoni


La grande partecipazione del pubblico, in particolare alla masterclass del regista Alain Ughetto, ha confermato il forte interesse del pubblico verso la tecnica della stop motion; e Stop e-Motion Days è stato il momento di incontro tra la comunità mestrina e la straordinaria tecnica del fermo immagine.
Il direttore artistico Michelangelo Morello, durante la cerimonia di chiusura, ha espresso profonda gratitudine per il successo degli Stop e-Motion Days, ribadendo l’importanza di promuovere e valorizzare questa forma d’arte e le competenze specialistiche che la caratterizzano a livello nazionale. Un sentito ringraziamento è stato rivolto al pubblico, ai partner, a M9 e al collettivo Quarta Parete, il cui impegno e passione hanno reso possibile la realizzazione di un evento così significativo.