Per Maggie


Due mesi fa si spense una luminosa stella del cinema. Maggie Smith, insieme ad Angela Lansbury e Judi Dench, è stata un caposaldo di purezza e talento a Hollywood, come possono testimoniare i suoi cinque Bafta, due premi Oscar, tre Golden Globe, cinque premi SAG, quattro premi Emmy e un Tony Award. Maggie Smith crebbe e visse nel teatro; nonostante ciò è principalmente conosciuta al grande pubblico per i suoi ruoli cinematografici, fra i quali Harry Potter e Downton Abbey – rispettivamente la professoressa Minerva McGranitt e Violet Crawley. Ci sono altri ruoli però che meriterebbero una spolverata.
SISTER ACT
Uscito nel ’92, questo film narra la progressiva conversione spirituale cristiana di Deloris Wilson, una cantante e moglie di un mobster proprietario di un casinò. Avendo scoperto i loschi affari di suo marito, per non rischiare la propria vita Deloris viene nascosta dalla polizia nel convento di Santa Caterina, Florida, sotto il nome di Suor Maria Claretta. Il suo spirito e inventiva rivoluzionerà il convento e ridando vita all’ambiente, dando anche una nuova vita al vicinato, da troppo tempo succube di una vita senza valori (e senza musica), e alla Madre Superiora (Maggie Smith).


IL GIARDINO SEGRETO
Questo film è quanto di più sublime si possa sperare di trovare in un film. Basato sul romanzo di Frances Hodgson Burnett e pesantemente influenzato dalle correnti barocche e preraffaellite, eleverà spiritualmente chi lo guarda (in pieno stile anglosassone) facendogli venire voglia di un ritiro nelle campagne inglesi.
Mary Lennox, bambina di 10 anni, vive in India nel 1910 un’infanzia senza la presenza dei suoi genitori, troppo occupati a tenere feste e socializzare, e senza stimoli, dato lo stato isolato del palazzo in cui viveva e la totale assenza di vegetazione, stimoli o amici. Rimasta orfana in seguito a un incendio, Mary si trova a Misselthwaite Manor – la casa di suo zio Craven (marito della defunta gemella di sua madre). Aiutata dai gentili incoraggiamenti della cameriera Martha, e incuriosita da un pettirosso e da una porta nascosta nell’edera, Mary scoprirà di più sulla sua famiglia, si farà un amico e scoprirà la sua vera famiglia, sfuggendo dalle mani della tenente (Maggie Smith).
LA STRANA VOGLIA DI JEAN
Questo film valse a Maggie Smith il suo primo Academy Award. Lo si può paragonare a L’attimo fuggente in quanto entrambi i lungometraggi si ribellano al sistema scolastico troppo istituzionale che nega agli studenti i valori intrinsechi alle emozioni e alle vulnerabilità umane; l’unica differenza è che in La strana voglia di Jean c’è anche un triangolo d’amore tra Jean (la protagonista interpretata da Maggie Smith), e i professori di musica e di arte.
Jean Brodie è un’insegnante in una scuola femminile di Edimburgo negli anni ‘30. Persona energica ed entusiasta, insegna in modo rivoluzionario e moderno nei confronti della scuola, rivolti a valori tradizionali, ma si scosta troppo dai programmi scolastici e romanticizza e glorifica i regimi totalitari, in particolare sulle personalità di Mussolini e di Francisco Franco, di cui è pericolosamente attratta. I suoi modi influenzeranno particolarmente quattro ragazzine, fulcro narrativo del film. Guardare questo film può essere un grande spunto per un possibile dibattito sull’importanza della cultura libera.


QUARTET
E’ un film piacevolissimo del 2012, diretto da Dustin Hoffman (Il Laureato, Kramer contro Kramer) in cui un gruppo di celebrità della musica classica, ormai in pensione, si preparano in vista di un gala di beneficenza i cui fondi servono a tenere a galla Beecham House, la loro lussuosa casa di riposo.
L’equilibrio tra Cecily, Reggie e Wilfred, amici un tempo appartenenti a un quartetto, si destabilizza quando Jean Horton (Maggie Smith) arriva a Beecham House e si imbatte in Reggie, il suo primo marito. Riusciranno a ristabilire il quartetto, di cui Jean faceva parte? Riusciranno a riappacificarsi Jean e Reggie?
Durante il film ci saranno riprese gloriose di Hedsor House, palazzo ottocentesco a Buckinghamshire, e del paesaggio circostante.

